Crescita aziendale: cosa si può fare

La crescita aziendale è uno degli obiettivi che accomuna l’impegno di dipendenti e imprenditori.

Ma quali sono le migliori strategie da mettere in atto per assicurarsi il successo del proprio business?

Ecco alcuni consigli utili.

Ogni azienda, grande o piccola che sia, passa attraverso 4 fasi di crescita:

1) Avvio

2) Crescita

3) Maturità

4) Rinnovamento o declino

Ciascuna di queste fasi del ciclo di vita aziendale presenta sfide uniche, che dovranno essere superate con approcci razionali e creativi al tempo stesso. Imparando a conoscere ciascuna delle fasi di crescita, è possibile scoprire in quale fase del ciclo si trova attualmente l’azienda in cui lavoriamo, il che aiuta nella pianificazione di strategie di crescita adeguate.

Cominciando dalla fase di avvio, la prima cosa da dire è che si tratta senza dubbio di un passaggio molto delicato, tanto che si spende la maggior parte del tempo e degli sforzi per dare vita alla propria idea imprenditoriale. L’entusiasmo che generalmente contraddistingue questa fase è un fattore potenziante ma che può portare a tralasciare dei passaggi che è essenziale fare in questa fase. Per portare l’attività al livello successivo occorre, infatti, assicurarsi che il lavoro sia efficiente e ben organizzato.

La seconda fase è quella di crescita vera e propria: il piano aziendale sta dando i suoi frutti, i consumatori conoscono i prodotti e servizi offerti e le entrate aumentano. Sebbene sia un momento ancora altamente entusiasmante per l’azienda, è importante gestire la situazione con razionalità, stabilendo obiettivi realistici che permettano di utilizzare al meglio le risorse, avendo cura di mantenere il capitale e prestando molta attenzione alla selezione del personale.

Viene poi il momento della fase di maturità aziendale, in cui ci si sente sicuri e protetti: le aziende mature hanno una maggiore consapevolezza del marchio presso i consumatori e una forte presenza nel loro mercato di riferimento. Uno dei rischi maggiori che questa fase comporta, tuttavia, consiste nel rimanere fermi, il che è sempre negativo per qualsiasi attività, che invece dovrebbe essere sempre dinamica e in cerca di nuovi spunti. È essenziale, infatti, ricordarsi che non esiste un’economia o un’azienda che possano “consolidarsi”: la curva è sempre e solo di crescita o di calo! Per questo è essenziale saper leggere nelle quattro fasi quando è il momento di mettere in essere le azioni che servono per evitare che vi sia un calo.

La quarta e ultima fase è quella del rinnovo o del declino dell’attività. In quest’ultimo caso, la parabola discendente dell’azienda può essere causata da una serie di motivi, che spaziano dal non aver perseguito le opportunità di espansione durante la fase di maturità ai cambiamenti nel settore che influenzano la domanda dei clienti, dalla comparsa sul mercato di competitors che offrono prodotti o servizi migliori alle mancate occasioni di aggiornamento, anche a livello tecnologico.

Può essere difficile capire se un’azienda in declino, ma se l’attività registra da molto tempo un calo delle entrate significa che si è in piena fase decadente. Ecco perché è importante esaminare regolarmente l’andamento della propria azienda sia dal punto di vista finanziario che progettuale.

Nel momento in cui un’azienda si trova in fase di declino irreversibile ci sono due possibilità: vendere o reinvestire. Se si decide di vendere, sarà necessario lavorare con le persone giuste per assicurarsi di agire sempre nel rispetto della legge; se, invece, si sceglie di reinvestire si potrà puntare sul rinnovamento dell’azienda. L’ideale è iniziare questo processo prima che l’azienda sia in declino, per esempio modificando le proprie strategie se si notano importanti cambiamenti nel settore di riferimento, in modo da rispondere alle nuove esigenze del proprio target.

I valori fondamentali condivisi sono principi e convinzioni in base ai quali tutto il team lavora sinergicamente, che possono dare forma all’organizzazione e contribuire a proteggerla e a mantenerla su un percorso prestabilito. I valori fondamentali unici e condivisi, inoltre, sono essenziali per distinguere la propria azienda dalla concorrenza.

La condivisione dei valori è il punto di partenza su cui fondare il proprio progetto aziendale. Definirli insieme al proprio staff contribuisce a creare fiducia tra i dipendenti, mostrando che il board dirigenziale si preoccupa del loro benessere e del loro sviluppo, al di là delle aspettative circa il loro operato.

Un altro motivo per il quale scegliere insieme o condividere internamente gli obiettivi e la vision è importante consiste nel fatto che le persone vogliono lavorare con chi condivide le loro convinzioni; di conseguenza, un ottimo insieme di valori fondamentali condivisi aiuta ad attrarre persone che hanno una visione simile dell’azienda, contribuendo così alla sua crescita.

Oltre a consentire ai dipendenti di lavorare insieme in modo efficiente in direzione di obiettivi simili, i valori condivisi in un’organizzazione danno ai dipendenti qualcosa attorno a cui radunarsi e su cui costruire la propria carriera. I valori aiutano anche ad attrarre nuovi talenti, mostrando ai potenziali candidati cosa possono aspettarsi se entrano a far parte del team.

Inoltre, come consumatori, siamo attratti dalle aziende il cui scopo e i cui valori risuonano con i nostri: coloro che si sentono legati a un determinato brand saranno più propensi ad acquistare i suoi prodotti rispetto ai concorrenti che non condividono convinzioni simili.

Tutte le aziende di maggior successo hanno valori fondamentali condivisi, che di solito vengono espressi come dichiarazioni nella mission e nella vision aziendale. A tale dichiarazione si aggiunge un comportamento coerente di messa in pratica dei valori. Ad esempio, “La nostra missione è fornire un servizio di eccellenza al cliente” può essere distillata nei valori che sottolineano la centralità del cliente. Altri esempi di valori condivisi sono l’onestà, l’integrità, la comunicazione proattiva, la capacità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, la fiducia (reciproca e verso i clienti), l’impegno per un costante miglioramento, l’innovazione, l’importanza data al cliente.

Perché affidarsi a un Business Coach per far crescere la propria azienda? Le ragioni sono molteplici, a cominciare dalla possibilità di comprendere come sviluppare un piano d’azione personalizzato: un Business Coach può infatti supportare l’imprenditore o il gruppo dirigente, alternando coaching individuale e di gruppo, perché determinino una direzione strategica e a creino una chiara tabella di marcia per raggiungere gli obiettivi più importanti dell’azienda.

Un percorso di coaching può anche essere un prezioso supporto nella definizione stessa degli obiettivi aziendali, così come nell’identificazione dei mercati target e nell’elaborazione di strategie di marketing e di crescita efficaci.

Lavorare a tu per tu con un Business Coach significherà dunque scoprire o migliorare gli strumenti che l’imprenditore o il gruppo dirigenziale hanno a disposizione per elaborare una strategia di crescita su misura per le esigenze dell’azienda: il coach li accompagnerà nell’analisi della loro situazione aziendale attuale, portandoli a comprendere quali sono le principali difficoltà da affrontare e aiutando a delineare i goals più importanti, per poi mettere in atto azioni specifiche e mirate.

Avvalersi del supporto di un Business Coach risulta spesso molto utile ai fini della crescita aziendale anche perché permette di implementare il networking e i contatti commerciali: essendo professionisti qualificati, i Business Coach possono spesso vantare una vasta rete di contatti nel mondo degli affari, il che significa che possono fungere da tramite per acquisire contatti importanti, potenziali partner o mentors in grado di sostenere ulteriormente l’azienda.